Smaltimento estintori scaduti a Napoli

Come stabilisce il Decreto Legislativo 81 del 2008, ogni luogo pubblico o di lavoro in Italia deve avere uno o più estintori antincendio portatili e facilmente accessibili per la sicurezza delle persone.

Questi apparecchi contengono sostanze tossiche per la salute dell’uomo e per l’ambiente, come per esempio le polveri, è importante dunque procedere allo smaltimento estintori esausti o scaduti  in modo corretto. Infatti tutti questi apparecchi fanno parte dell’elenco dei rifiuti pericolosi. Dove buttare l’estintore vuoto?

Per lo smaltimento estintori scaduti è necessario seguire delle procedure particolari che sono state normate dalla legge. Anche lo smaltimento della polvere estinguente che si trova al loro interno deve essere eseguito in accordo a particolari procedure. Vediamo insieme di cosa si tratta.

I codici CER estintori

smaltimento estintori Napoli: tutto in regola

Ogni tipo di estintore ha un proprio codice CER che serve per identificarlo e lo smaltimento deve essere eseguito sulla base del codice. I codici CER attribuibili sono i seguenti:

Estintori a polvere portatili e carrellati Codice CER 160505
Estintori a schiuma (schiumogeni sintetici e proteinici) derivanti da impianti di spegnimento Codice CER 160505
Estintori a Co2 (anidride carbonica o biossido di carbonio/dioassido di carbonio) portatili e carrellati Codice CER160505
Estintori ad Halon e bombole derivanti da impianti di spegnimento automatico (smaltimento halon) Codice CER 160504*
Polvere estinguente (solitamente stoccate in Big Bag da 1000 Kg) smaltimento polvere estintori Codice CER 160509
Manichette e lancie di qualsiasti tipo CER 150106

La legge che disciplina lo smaltimento degli estintori ed il loro recupero definisce che questo può essere effettuato soltanto da ditte specializzate ed in possesso della relativa autorizzazione rilasciata dall’ente preposto.

Sarà quindi a loro carico l’intera procedura, nel rispetto delle normative e dalla salute pubblica. Per smaltire estintori, in accordo al decreto legge numero 152 del 2006, lo smaltimento stesso deve riguardare sia gli elementi metallici che quelli in plastica.

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Come avviene lo smaltimento estintori scaduti

3 estintori da smaltire
smaltimento estintori Napoli: come avviene?

La normativa prevede che il servizio di ritiro e smaltimento venga effettuato da ditte esperte e autorizzate, iscritte all’Albo Gestori Ambientali, in grado di offrire un servizio competente e professionale, che prevede anche il prelievo presso la sede del cliente. Gli estintori usati, sia nel caso siano estintori scaduti oppure si tratti di un estintore vuoto, insieme alle polveri contenute al loro interno, devono essere raccolti e successivamente trasportati in un impianto autorizzato per recupero estintori.

Per lo smaltimento estintori si devono seguire delle procedute codificate dalla legge in quanto le sostanze contenute al loro interne possono risultare pericolose per la salute dell’uomo. Il primo passo è quello dell’attribuzione del codice CER, poi si può procedere al vero e proprio smaltimento. Come previsto dalla normativa, le parti in metallo e plastica, verranno inviate a impianti di riciclo, mentre i gas come la Co2 e le polveri tossiche contenute all’interno, verranno bonificate con apposite procedure.

Le norme di legge prevedono che tutte le operazioni vengano svolte da ditte specializzate in smaltimento estintori vuoti che devono porre una grande attenzione nel rispetto di tutte le norme, in quanto una errata gestione delle operazioni potrebbe causare dei problemi anche di natura penale. Sono molte dello estintori scaduti sanzioni

La gestione dell’ estintore vuoto può essere effettuata sia dall’azienda che gestisce la manutenzione dell’estintore che dal cliente. I privati possono decidere la consegna dell’estintore da smaltire a soggetti terzi debitamente autorizzati, mentre di norma il manutentore (potete chiedere a lui dove smaltire estintori in casa) che si fa carico di questa operazione può tenerlo in stoccaggio temporaneo presso il proprio deposito.

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Se si tratta di un rifiuto classificato come “pericoloso” si possono trasportare fino a 30 chilogrammi per ogni giorno, oppure 30 litri di polveri estinguenti. Il periodo massimo di sosta temporanea presso il deposito del manutentore è di 10 giorni e in questo periodo l’estintore usato deve essere segnato sull’apposito registro di carico e scarico o in alternativa sul registro Sistri.

Dopo quanto si può parlare di estintore scaduto?

Il periodo massimo di utilizzo di un estintore portatile in accordo al D.M. 20/12/82, è di 18 anni dalla sua costruzione. Oltre a questa condizione, per trasformare l’estintore in un rifiuto è necessaria una identificazione dello stesso come “fuori norma” effettuata dal manutentore.

Smaltimento polvere estinguente

Lo smaltimento polvere estintori si chiama polvere estinguente, con il passare del tempo tende a perdere le proprietà di potenza contro la fiamma e di scorrevolezza e per questo di deve provvedere alla sua sostituzione in accordo alle norme legislative in vigore.

Le polveri estinguenti deve essere rimosse e sostituite dopo 3 anni dal suo inserimento all’interno di un estintore se mai usata, oppure dopo 5 anni se è stoccata all’interno di un magazzino. Per lo smaltimento polveri si deve prevedere la sostituzione completa alle scadenze indicate, inserendo della polvere nuova, mentre quella vecchia deve essere raccolta in dei “bigbag” e poi inviata in discarica per lo smaltimento, tramite un trasportatore debitamente autorizzato.

Il registro di carico e scarico della polvere estinguente deve essere tenuto dalla ditta che esegue la manutenzione degli estintori

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